Tema 3

Vanno tenuti in considerazione molti fattori interagenti tra loro per un’ottimizzazione bilanciata delle prestazioni dei tetti verdi, tra cui:

  • clima (modelli di temperatura e precipitazioni) e microclimi sul tetto;
  • resistenza della struttura di sostegno;
  • dimensioni, pendenza, altezza e orientamento direzionale del tetto;
  • tipologia degli elementi di impermeabilizzazione e drenaggio sottostanti, quali scarichi, chiusure e condotti di drenaggio;
  • accessibilità e uso previsto;
  • visuale, in linea con l’architettura, e preferenze estetiche del proprietario;
  • compatibiità con altri sistemi verdi, come i pannelli solari;
  • costi dei materiali e della manodopera.

In questa sezione specifica, consideriamo alcuni fattori che sono suscettibili di influenzare la costruzione e l’efficacia in modo più dettagliato…

Dal momento che i tetti verdi variano notevolmente in peso, è importante quando li si misura, considerare il peso ‘umido’, poiché è quando i tessuti sono completamente saturi che le piante sono al loro carico maggiore.

  • Per esempio, un tetto verde leggero di un sistema profondo 3 pollici pesa 6.75 libbre/piede quadrato quando non è bagnato e 20 libbre/piede quadrato una volta saturato con la copertura della pianta.
  • I tetti verdi intensivi richiedono un sistema di supporto in calcestruzzo.

Attenzione ai supporti leggeri pubblicizzati, in quanto potrebbero essere incoerenti con lo standard del settore causando in un secondo momento problemi strutturali e di compressione.

Negli Stati Uniti, l’ultima moda è stata l’introduzione di tetti verdi modulari o a cassetti, piccoli progetti che creano spazio sul tetto verde. I moduli presentano tuttavia le seguenti problematiche:

  • forza erratica e generalmente scarsa a lungo termine per le piante;
  • insufficiente protezione del sistema di impermeabilizzazione sottostante;
  • scarse prestazioni di gestione delle acque piovane.

Quando le piante vengono installate su terreni esposti sottili, possono trarre forza e durata dall’ambiente contiguo del suolo e delle piante. Il classico tetto verde in grado di fornire una superficie lussureggiante una volta piantato, non è lontanamente paragonabile ad un tetto basato su insiemi di contenitori indipendenti.

Non è essenziale fissare tutti gli elementi del tetto verde alla struttura sottostante, poiché le radici legano tra loro strati di supporti e tessuti in una copertura unificata, creando una resistenza di superficie sufficiente a sventare il potenziale sollevamento causato da turbolenze provocate da vento.

Qualora il tetto verde sia situato in una zona di vento insolitamente alta (grattacielo o zona costiera), ci sono misure di stabilizzazione del vento appropriate, come una collocazione schermata o nascosta.

La pendenza massima raccomandata per un tetto verde è di 30 gradi. Questo può essere realizzato attraverso maglie, pannelli di stabilizzazione di pendenza, puntellature o stecche.

È importante sottolineare che i tetti con una pendenza maggiore di 30 gradi possono essere realizzati, ma solo utilizzando tecniche speciali.

Il clima in cui si trova l’edificio può influenzare l’efficacia di un tetto verde.

Sebbene possano essere costruiti ovunque, i tetti verdi richiedono tecniche speciali nelle aree costiere semi-aride, tropicali e persino ventose.

I tessuti non sono buoni componenti di stoccaggio dell’acqua, poiché l’acqua è pesante mentre i tessuti sono leggeri. L’acqua catturata nei tessuti sarà consumata rapidamente e prosciugherà i tessuti nel tempo.

È possibile utilizzare tessuti per distribuire (non conservare) l’umidità in modo uniforme attraverso la copertura vegetativa, per proteggere l’impermeabilizzazione sottostante e per prevenire la migrazione dei materiali del suolo.

Un sistema di irrigazione permanente non è necessario in presenza di un’adeguata selezione ingegneristica e orticola.

Allo stesso tempo, quando l’irrigazione è essenziale a causa del clima, dei mezzi o della selezione delle piante, l’acqua deve essere erogata in profondità sotto la superficie – dove le radici la cercheranno e dove non sarà sprecata a causa dell’evaporazione. I sistemi di irrigazione di superficie sono dispendiosi e richiedono più manutenzione.

Il motivo più comune del fallimento di un tetto verde non è la mancanza di umidità quanto piuttosto la troppa umidità!

I progettisti di tetti spesso si concentrano sul catturare e trattenere l’umidità il più possibile, trascurando il buon drenaggio e le condizioni aerobiche nei mezzi di coltivazione.

Un corretto drenaggio assicura che il terreno di coltivazione sia mantenuto in una condizione aerata adatta a una crescita sana delle piante. Anche il drenaggio basale deve essere progettato tenendo conto delle grandi precipitazioni.

Vijayaraghavan (2016) aggiunge che alcune ulteriori questioni da considerare nella costruzione e l’efficacia dei tetti verdi includono che:

  • La selezione della vegetazione debba essere effettuata in base alle condizioni climatiche locali e alla disponibilità di nutrienti. Le specie autoctone sono le migliori in quanto si sono già adattate alle condizioni meteorologiche locali.
  • Si consiglia di progettare il substrato del tetto verde utilizzando materiali di scarto locali, rendendoli più economici da installare. Inoltre, il peso del substrato deve essere mantenuto il più basso possibile.
  • L’applicazione di uno strato impermeabile è sempre consigliabile, mentre una barriera radicolare è obbligatoria per i tetti intensivi ma è opzionale per gli estensivi.
  • Ci sono anche modi per evitare le erbacce sui tetti verdi:
    • evitare la luce sulla superficie del substrato utilizzando piante ricoperte da terra o alte;
    • utilizzare un’elevata biodiversità vegetale;
    • rimuovere le piante madri, che sono fisiologicamente capaci di germinazione,prima della semina  (Nagase et al. 2013)