L’ SDG 11 mira a rendere le città inclusive, sicure, resilienti e sostenibili
Secondo la Divisione Statistiche dell’ONU, oltre il 90 per cento dei casi di COVID-19 si stanno verificando nelle aree urbane, con il miliardo di abitanti delle baraccopoli densamente popolate del mondo che sono state colpite più duramente.
Anche prima del coronavirus, la rapida urbanizzazione ha fatto sì che 4 miliardi di persone – oltre la metà della popolazione mondiale – nelle città del mondo abbiano affrontato il peggioramento dell’inquinamento atmosferico, infrastrutture e servizi inadeguati, e l’espansione urbana non pianificata. Esempi riusciti di contenimento di COVID-19 dimostrano la notevole resilienza e adattabilità delle comunità urbane nell’adattarsi alle nuove norme.
Le città usciranno dalla pandemia, ma saranno preparate per una prossima crisi sulla base di quanto saranno in grado di promuovere uno sviluppo urbano inclusivo e sostenibile basato sui dati.
L’ SDG 11 mira a :
Le sfide più urgenti che le città devono fronteggiare oggi:
L’obiettivo delle città del futuro dovrebbe essere quello di creare una varietà di habitat terrestri e acquatici indisturbati nell’ambiente urbano, collegati da corridoi per la migrazione degli animali e la distribuzione delle sementi.
Tetti verdi, parchi ordinari, giardini privati e facciate verdi potrebbero offrire spazio aggiuntivo per animali e piante
Investire in parchi e spazi verdi nelle aree urbane contribuirà a migliorare l’effetto isola di calore urbano e migliorare la qualità dell’aria negli spazi urbani.
Le politiche e i programmi che sostengono meglio le popolazioni sottoservite, migliorando i sistemi di pianificazione urbana partecipativa e il processo decisionale, si rivelano fondamentali.